Il Presidente del Parco Yvan Caccia ha dato mani libere al Comune di Vilminore, supportato dal Comitato che si è creato e si sta man mano allargando e al Cai della Valle di Scalve. “Fate vobis”, sembra aver detto. E alora in una riunione che vuole solo essere un primo incontro (i successivi sono stati per ora congelati per le restrizioni del Covid), quello del 5 marzo, si sono gettate le basi per un nuovo progetto, affidato all’architetto di Schilpario Ivano Mancini. Che si confronterà con le varie “forze” in campo: il Comune, il Comitato e il Cai della Valle di Scalve. La prima difficoltà sarà decidere DOVE installare la nuova struttura, che potrebbe avere le caratteristiche di un rifugio/museo. Sembra tramontata la proposta alternativa del Comitato di realizzarla fuori dalla Conca della diga. Troppe difficoltà urbanistiche, bisognerebbe cambiare il PGT e poi avere permessi di troppi enti. Quindi nella conca. Ma anche qui si è scoperto che la gran parte della zona è definita a “fattibilità 4”, praticamente intoccabile. Tutto sta a individuare nella conca qualche striscia di terreno a “fattibilità 3” e questo è il primo compito…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 APRILE