VILMINORE – La Croce Rossa Scalvina che compirà 30 anni nel 2025

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I servizi nascono dai bisogni. Come l’Avis scalvina, ora Donatori si sangue Val di Scalve, nacque dopo un incidente sul lavoro che necessitava di pronta trasfusione e finì in tragedia proprio per la mancanza di tale servizio sul territorio, anche la nascita della Croce Rossa scalvina fu dovuta alla necessità di un “pronto intervento” in caso di malori o incidenti. Al tempo, parliamo di 30 anni fa, nel 1994, per simili evenienze bisognava aspettare che salisse da Clusone o da Darfo un’autoambulanza. I tempi si dilatavano, il “soccorso” poteva essere tardivo al punto da risultare inutile. Non c’era l’elisoccorso. Così nasce l’idea di creare un gruppo di volontari di primo soccorso. Il primo corso fu promosso dall’allora USSL (adesso si direbbe ASL) di Clusone Val di Scalve. I 28 che finirono il corso però dovevano appoggiarsi a un’associazione. Dopo discussione e valutazioni si decise di aderire alla Croce Rossa, il che richiese però un corso aggiuntivo, e altro corso per la guida delle ambulanze. Già, ma quali ambulanze? Il servizio cominciò con la disponibilità di due messi “prestati” da Alzano e Martinengo. Mezzi ancora validi ma non certo di “ultima generazione”. E qui scattò l’impegno della famiglia dell’ex Sindaco di Vilminore ed ex Presidente della Comunità Montana di Scalve Bortolo Piantoni.

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