“Il desiderio era di un risultato migliore ma razionalmente ci aspettavamo un risultato del genere. Con due mesi di preparazione è stato già un miracolo aver messo insieme una squadra e siamo soddisfatti così”. Lucio Toninelli non si era fatto troppe illusioni. “Battere una persona che ha governato per cinque anni da sola, al primo mandato e senza opposizione, era difficile. Soprattutto per un candidato sindaco paracadutato dal passato, che viene da una migrazione di 60 anni fa: non basta la passione, sono passate due generazioni e mezzo di persone…”.
E adesso Toninelli si prepara a sedere in consiglio comunale sui banchi della minoranza. “Il sindaco è partito dichiarando che coinvolgerà l’opposizione se saremo d’accordo con loro. Non credo, però, che stia a lui decidere come coinvolgere la minoranza. Noi saremo l’opposizione e faremo opposizione. Senza accanimento, certamente, ma senza accordi preventivi”.
Toninelli non ha intenzione di dimettersi, come fanno talvolta i candidati sindaci sconfitti. “Non credo proprio – replica -, perché dovrei dimettermi? Entrano in minoranza tre persone competenti ed è una buona premessa”….
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