È un sabato mattina di fine settembre, sono da poco passate le 8:30 e il sindaco è già in Municipio, “alle 9 arrivano i cittadini, è giorno di ricevimento”. Iniziamo subito riavvolgendo il nastro e facendo due chiacchiere su questi 100 giorni e poco più da sindaco: “Beh, spero si arrivare a 200”, sorride. Poi prosegue: “Se dovessi descriverli con un solo aggettivo ti direi che sono stati intensi. Intensi perché non ho conoscenza del mondo dell’amministrazione, quindi per me è un mondo completamente nuovo, a partire dalle cose più semplici come utilizzare la firma digitale, organizzare un consiglio comunale, come ci si rapporta con le istituzioni, per fare qualche esempio. Sono tante informazioni da recepire in poco tempo e quando sono così tante, si fa un po’ di fatica, ma diciamo che fin qui ce la siamo cavata, anche se magari qualcosa ci è scappato. Direi che questi 100 giorni sono stati utili per imparare, aggiornarsi e aggiustare il tiro”.
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